Gli Appartamenti
Canto de’ Dadaioli
Un appartamento di lusso a Firenze su due piani
Un’elegante appartamento di lusso a Firenze con ampio soppalco, Canto de’ Dadaioli è una sistemazione che coniuga inedite sfumature materiche e sorprendenti complementi d’arredo.
Un grazioso loft arioso, confortevole e luminoso, un appartamento dotato di soppalco aperto in cui emozionali dettagli di design qualificano il contesto: un open space accogliente e raffinato dominato da colori freschi e vivaci e uno stile contemporaneo che si riflette sulle affascinanti pareti di pietra.
Tavoli in marmo e lampadari a sospensione impreziositi dall’inimitabile impronta dell’artigianato locale: uno dei più distintivi appartamenti a Firenze al servizio del vostro esclusivo soggiorno.
Canto de’ Dadaioli
75 mq
2+2 posti letto
Ospiti: Neonati ammessi / Culla gratuita su richiesta / Bambini ammessi / Animali non ammessi
Camera padronale: Letto matrimoniale su soppalco / Lenzuola
Soggiorno: Area lounge / Letto aggiuntivo / Smart TV Samsung 43’ / Tavolo da pranzo
Angolo cottura: Lavastoviglie / Bollitore elettrico / Stoviglie / Forno / Piano cottura / Tostapane / Moka / Nespresso / kit sale, olio e pepe / Kit di benvenuto
Bagno: Bagno con doccia integrata / Asciugacapelli professionale / Asciugamani /Accappatoi / Ciabattine / Kit cortesia
Il soggiorno include: Free Wifi / Kit di benvenuto / Mappa con informazioni turistiche / Supporto telefonico 24 ore su 24 / Ciabattine in dotazione nelle camere
Il soggiorno non include: Colazione / Tassa di soggiorno / Servizio di pulizia giornaliero
Pillole di storia...
Il nome di questo appartamento si ispira al Canto de’ Dadaioli che si trova tra Piazza della Repubblica e via Roma, area che anticamente ospitava la piazza del Mercato. Qui il gioco di dadi della Zara era un’attività vera e propria, che aveva larga diffusione non solo tra artieri e contadini, ma anche ricchi mercanti, giovani appartenenti alle famiglie notabili e persino capitani di milizie. Tutti quanti, a dispetto delle rigide gerarchie sociali, inveivano, ridevano, bestemmiavano allo stesso modo, e a seconda del punteggio si abbandonavano all’ira o alle manifestazioni di gioia più scomposte.
